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Cusidùra
Questa silloge di Fabio Barbon Cusidùra rappresenta un tempo di riflessione per chi voglia intraprendere un viàjo de retorno (viaggio di ritorno) verso l’unità, una cucitura del proprio taglio esistenziale per riscoprire la propria matrice di provenienza. La testimonianza di questa cucitura è rappresentata dalla poesia “Cusidùra” che da il titolo a questa raccolta di poesie scritte in veneto e relativo testo in italiano. È stata un’operazione di sartoria sóra (alta sartoria) come recita un’altra poesia, una faticosa cucitura di questo vestito d’uomo lacerato dal dolore, dall’amore, dalla morte, dal tempo, dal silenzio, dalla solitudine. In questo rammendo vi è la scoperta della spiritualità nel guardare il cuore divino ovvero el Maestro drénto mi (il Maestro dentro me) come si evidenzia nei versi finali della poesia Cantón del çiel (Angolo di cielo). È stato un riconoscere nei punti di sutura una loro natura divina come si evince da altri componimenti.
Cenni sull’autore:
