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La casa dei ciclamini
Dopo Sandrus, un satanico angelo custode e Il più bel fiore, Sergio Casagrande, dissacratore per eccellenza, esprime, anche ne La casa dei ciclamini, un ideale di vita lontano dal calcolo e dall’egoismo, pur riconoscendo che essi sono momenti caratteriali dell’essere umano. Scrittore originale che ha la capacità non comune di rendere sulle pagine la forza, l’ironia e l’entusiasmo dell’immaginazione, descrive al tempo stesso l’ipocrisia del mondo e le suggestioni di una speranza mai doma che esso sia, alle volte, diverso da quello che si vede. Lo scenario questa volta è un ospizio dove si rincorrono personaggi dai nomi impossibili: il Professore, Bimba, il Compagno, il Muto, el Contadin e molti altri ancora. Ogni personaggio ha una sua storia che si interseca con quella degli altri ospiti, tutto descritto con grande ironia, fino ad arrivare alla ‘recita’ finale dove Bepin el picol trae le conclusioni.
Cenni sull’autore:
