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La villa
di tonsille
Dalla medicina "di mercato" alla medicina "politica", fino ad oggi
L’autore narra l’iter professionale di un vecchio collega ed amico, il dott. Giovanni (Vanni) Saverio, testimone di scandalosi e spesso criminali retroscena in diversi ospedali del Nord Italia. Con sofferenza e talvolta con disperata ribellione, ma anche, nei limiti ardui del possibile, con qualche successo, Vanni affronta situazioni di inaudita gravità, condividendole confidenzialmente per moltissimi anni con l’autore. Quei fatti drammatici illustrano gli effetti perversi di una malaugurata concezione dell’economia e della politica pseudo-liberali, applicata alla cura dei malati, e dominante fino ai giorni nostri nella maggioranza dei paesi del mondo. Nel 1970 avvenne la svolta. In seguito alla rivolta dell’associazione dei medici ospedalieri italiani dell’ANAAO, entrò in funzione la “Legge Mariotti”, grazie alla quale fu stroncata la meccanica del profitto applicata all’arte della medicina. Quella riforma rivoluzionaria portò, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’assistenza sanitaria italiana al secondo posto nel mondo per qualità. Le vicende narrate ripercorrono il difficile cammino della riforma sanitaria in un contesto dominato dalla cultura liberista e non esente da retaggi feudali. Il suo breve diario Dai miei taccuini di guerra e la corposa corrispondenza con il rettore del Seminario Vescovile di Treviso consentono di ricostruire il vissuto del giovane chierico al fronte e ne illuminano la figura.
Cenni sull’autore:
