Quest’opera prima di Nuccio Sapuppo si presenta come una storia semplice, di una vita vissuta, appunto, con semplicità, nella quale possono specchiarsi tante persone; qui il protagonista in una duplice veste di narratore e di biografo disegna i tratti di un personaggio assolutamente positivo sotto molti punti di vista. Nonostante il ‘destino’, da cui il titolo Ma Dio non volle!, lo costringa a vivere diverse esperienze nell’arco della sua esistenza, lui accetta sempre con serenità di ricominciare il nuovo percorso con impegno e serietà. Lo stile semplice e chiaro, talvolta asciutto talvolta articolato, spingono ad una lettura tutta d’un fiato, come sembra scorrere tutta d’un fiato ogni esistenza.