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Meglio il silenzio
Franca Tamai
La vita come frammento. A volte dolore, a volte disorientamento, per un finale che raramente lascia spazio a una conclusione consolatrice. Schegge che si conficcano e non consentono alla ferita di rimarginarsi.
E poi voci sussurrate e colte nell’aria, ricordi che si credevano perduti, attimi di quotidianità strappati alla loro normalità e che tuttavia restano un unicum irripetibile. E il volto di alcuni personaggi, Maria, Paolo, Miriam, Elsa e altri.
Il frammento è intuizione, è lampo, è percezione essenziale, oltre le sensazioni accennate, un invito a immaginare una realtà più ampia e complessa.
Dunque racconti brevi.
Cenni sull’autore:
